Biografia Claver Gold
Daycol Orsini, in arte Claver Gold, è un rapper di Ascoli Piceno, classe 1986.
Si muove nell’ambiente hip hop già in tenera età, avendo un passato da writer e da freestyler : i primi progetti pubblicati risalgono al 2006 con Old Fashion, poi nel 2009 con Claver Gold è uscito dal gruppo e nel 2010 con Sensei Ep, nel 2011 ‘Solo una brutta storia EP’.
Il 2012 vede l’uscita del suo primo album ufficiale, pubblicato dalla Glory Hole Records, ‘Tarassaco e Piscialetto‘. Già il titolo sembra rimandare a luoghi e oggetti lontani dalla cultura hip hop, e la sua penna difatti si realizza intorno a uno stile ricercato, letterario, mondano, decadente e negativo.
La realtà che vive Dycon è mista, un successo a lungo rincorso, situazioni pericolose tra droghe e abusi e rifugi nell’arte.
Nel 2013 esce ‘Mr. Nessuno’ e il suo bacino di utenze si allarga esponenzialmente. Lirica e poesia si fondono per realizzare uno stile contemporaneo quanto anacronistico, suggellando l’artista tra la schiera dei migliori liricisti del paese. Claver Gold, in una intervista, parla del suo cd come esente da arrivismo, ed è la cifra che più lo personalizza : mentre la scena tenta di ‘arrivare’ con ogni progetto, lui vuole solo fare arte, raccontare la sua condizione, elaborarla in rima e rilasciarla.
Segue nel 2015 l’album ‘Melograno’ che porta alle stelle i punti di forza poco fa richiamati. Le strumentali, interamente curate da Kintusgi, si fondono con una penna poetica, icastica, rappresentativa di tante dinamiche. Melograno, già dal titolo, rimanda al deserto, all’inverno, a quadri malinconici, la penna di Claver Gold diventa sempre più matura : influenze da letteratura, cinema coniugano testi e suoni in maniera eccellente. I featuring sono con Mole, Anansi, EldoMino e Angie.
Nel 2016 viene contattato da Fabri Fibra per realizzare il remake di ‘Idee stupide’’ per il suo Tradimento – 10 anni dopo
Nel 2017 pubblica il suo terzo disco ufficiale, ‘Requiem’, il nome deriva dal rito liturgico eseguito durante la celebrazione di un defunto. Si apre con una preghiera latina recitata da Murubutu e contiene al suo interno featuring con Fabri Fibra, Ghemon, Egreen, Tmhh, Rancore, Lord Bean, Stephkill e David Shorty.
Nel 2019 pubblica ‘Lupo di Hokkaido – Ep’ che si riallaccia, per penna e suoni, con i precedenti lavori come melograno. Si ritorna in ambienti più stretti, spogli ed intimi. Ogni traccia è introdotto da una voce che recita dei versi in giapponese narranti la storia del Lupo di Ezo, sfuggito al massacro con la sua voglia di vivere.