Abbiamo intervistato Ferrax, tra Trap e Reggaetton

Emanuele Ferraccioli, in arte Ferrax, classe ’01, nato e cresciuto a Roma, è un produttore e cantante di Trap e Reggatton.
Si è avvicinato al mondo della musica col djing, per poi passare alla produzione all’età di 14 anni e al canto a 17.
Lo abbiamo intervistato per conoscere meglio la sua musica e la sua persona.

Immagine: Ferrax

Intervista Ferrax

Come e perchè hai iniziato a fare musica?

Ho iniziato a fare musica quando avevo 14 anni. Incominciai con la produzione, specificatamente facendo house, ma quando poi ho visto che era abbastanza difficile come produzione, ho incominciato a fare Trap per la semplicità; facendola sempre di più me ne innamorai e non l’ho più lasciata.
Con le prime basi che mi davano le prime soddisfazioni, ho creato questo circolo vizioso in me: producendo provavo soddisfazione che a sua volta mi dava fame per fare ancora meglio la prossima.
Cominciai a cantare nel 2018 quando non riuscivo a trovare persone che rappassero sui miei beat, così pensai che forse dovevo essere io stesso a cantarci sopra e cosi fù, e si creò lo stesso circolo vizioso della produzione.

Ho iniziato a produrre mosso dalla voglia di creare canzoni che facessero divertire, ballare e far passare brutti periodi o momenti (della serie: canta che te passa!)
In sostanza speravo che quello che creavo con tanta passione potesse aiutare o far divertire le persone; e poi non meno importante ho incominciato anche per l’amore che provo per la musica, la voglia di mettermi in gioco e sfidare me stesso a creare l’arte che reputo essere la più bella del mondo.

Nei tuoi testi abbiamo notato la vasta influenza reggaeton. Raccontaci un po’ questa metamorfosi se si può.

Certo che si può! In realtà può sembrare una metamorfosi agl’occhi di chi mi ascolta, ma posso assicurare che il tutto è sempre stato dentro di me, aspettavo solo il momento giusto per tirarlo fuori. Posso dirti di più dicendoti che fin da piccolo andavo matto per le canzoni reggaeton, i suoi testi, le sue sonorità e il fatto che ci si ballasse sopra in modo sensuale, e adoro la sensualità che con questo modo di ballare si può esprimere.

La cosa che mi intrigava e intriga di più è che mischiano amore e porno a tal punto da renderli l’uno intrinseco all’altro, come se anche in una scappatella ci sia un po’ di amore, e al contrario di molti italiani (parere mio, anche se ultimamente le cose stanno cambiando, ma per me non sarà mai la stessa cosa) categorizzare il porno non come una sempre e per forza maliziosa, da “viscido”, ma come una cosa amorosa, bella.

Ultima cosa che mi intrigava e mi intriga di più è che raccontano di cose amorose tristi, ma con leggerezza, lo stesso mix che a mio parere serve per affrontare la vita in generale, ovvero affrontare momenti bui con quanta più leggerezza si può.

Continuerai sull’ondata reggaeton o ritornerai al materiale più urbano?

L’idea è quella di trattare entrambi i generi in Spagnolo e in Italiano.

Con quale artista sogneresti di collaborare? Puoi sceglierne 2 dal mondo reggaeton e due dal mondo più rap.

Anuel AA e Bad Bunny, ma ce ne sarebbero tantissimi altri ahahahah. Ti dico la verità, non sono un fanatico del rap, quindi vado sulla Trap e ti dico: Sfera Ebbasta, Liberato.

Il Covid ha rallentato i tuoi progetti?

No, il Covid in sé stesso no, ma sicuramente la depressione che si è lasciato dietro si.

La tua ultima traccia Cuatro sta raggiungendo cifre abbastanza buoni e sembra che la tua carriera sia in crescita. Raccontaci un po’ com’è nata questa traccia ma soprattutto il suo significato.

Allora, la traccia è nata perchè un giorno mi sono svegliato e ho detto basta! È ora di incominciare a tirare fuori la roba che più amo ascoltare e ballare, e dato che comunque avevo incominciato a scrivere in spagnolo e vedevo che mi riusciva abbastanza bene (ovviamente ho sempre bisogno di un madrelingua che mi aiuti e mi confermi che sto rispettando il loro modo di impostare la lingua e “parlare”) ho deciso di fare il grande passo.

In primis l’ho pensata come un bel sottofondo per del buon sex, per ballare sensualmente in disco e tutto quello che ne concerne.
Cuatro più che avere un significato è un racconto che vuole lasciare emozioni porno-amorose.

Che idee hai per il tuo prossimo progetto? Hai pensato anche a un modo per collegarlo all’ultimo pubblicato recentemente?

Perdonami la riservatezza, ti dico solo: HIT. Ovviamente tutto è collegato dal principio, non ci ho dovuto pensare su, o meglio, è già stato fatto.

Tra 4 anni dove ti vedi?

Non voglio assolutamente peccare di presunzione, quello che dico è dettato dalla sicurezza in me stesso di poter riuscire in quello che voglio, cosa che ho acquisito negl’anni partendo dall’autodemoralizzarmi senza darmi pace.

Premessa fatta, tra 4 anni mi vedo come una persona/cantante/produttore di grande influenza nell’ambito musicale a livello mondiale, con svariati feat all’attivo di grande calibro e con una mia etichetta discografica.

Vorrei poi sfruttare la mia posizione per aiutare le persone a riuscire nel loro sogno, motivarle a credere veramente che tutti possono; mi vedo come una persona che darà molta ispirazione con la sua storia. Sogno di rendere il mondo un posto migliore, con un po’ più di amore, comprensione, rispetto e lealtà, perciò mi rivedo anche a fare grandi cose su questo piano o diciamo che ce la metterò tutta ecco.