Abbiamo intervistato Nico Hype in occasione dell’uscita di Miami

Nicolò Vittorio Ravera, in arte Nico Hype, è un rapper classe 2004 che da poco ha pubblicato il suo ultimo singolo Miami.

La musica per lui è sia passione che lavoro serio, in quanto realizza i suoi brani con professionisti che lavorano per major, cura meticolosamente i suoi testi e cerca di ottenere la qualità massima possibile in ogni aspetto. Non è una moda passeggera, è la sua vera vocazione.

Ha iniziato il suo percorso musicale l’anno scorso con il brano Soldi comprano tutto ma non teche attualmente conta oltre 100k ascolti. Un ottimo traguardo per un primo singolo, che ha stimolato maggiormente Nico Hype portandolo a voler migliorare traccia per traccia. Vi consigliamo l’ascolto di 4Tune per poter constatare la sua rapida crescita in questo anno.

Nico è attivo anche sul fronte concerti: il 17 sarà presente al Florida (Ghedi) a Brescia.

Immagine: Nico Hype

Per quanto riguarda l’ultimo singolo, Miami è un pezzo dancehall, trap & reggaeton. È un brano dal mood energico, agguerrito aggiungerei; lo stile del brano viene rappresentato soprattutto dal beat che dà la sensazione di una boccata d’aria fresca. Gli strumenti che lo caratterizzano sono la chitarra, basso, e kit percussioni. Il brano nelle intenzioni di Nico Jype vuole rappresentare al meglio l’estate, rievocando tresche amorose dei ragazzi durante la stagione estiva. Difatti, il titolo è in realtà un gioco di parole: non la città, ma la domanda mi-ami?

Per conoscerlo meglio, abbiamo voluto porgli qualche domanda inerente la sua carriera e la sua musica.

Intervista Nico Hype

Che importanza ha la musica nella tua vita?

La musica è stata sempre presente nella mia vita, sin da piccolo; non sono mai stato una persona solare e sorridente, piuttosto cupa a tratti menefreghista, ho sempre preferito stare solo, isolarmi, ma non appariva questo, appariva l’ego smisurato e l’atteggiamento da figo, nessuno sapeva comprendermi e tutt’ora continuo a percepire che nessuno sa comprendermi…spesso e volentieri allontano io le persone senza rendermi conto che possono effettivamente aiutarmi…
La musica ha sempre ricoperto questo ruolo ricomprendo un vuoto non apparente, un sorriso coperto e lacrime nascoste,
ora ho 18 anni, vivo 24h/7 con le cuffie alle orecchie, il libretto delle note è pieno, non sanno più dove scriverci, compongo temi scolastici scrivendo in barre, barre da 8/9 come valutazione risultano 4 sul registro per questo fatto
Fa parte di me.

Com’è il lavoro in studio? Sei un solitario o preferisci lavorare con altri professionisti?

Nonostante mi diverti a scrivere, senza pensieri, con la faccia da fesso, senza limiti, di qualsiasi argomento ho sotto mano, dal più banale al più serio, anche di una lezione scolastica, noiosa,
di una discussione con la ragazza, con un amico, delle soddisfazioni o dei fallimenti che mi circondano, in studio ho chi mi aiuta a comporre, sarà perché sono molto critico e pignolo sui miei elaborati e non me ne faccio andare bene mezzo, cerco sempre il punto e non la virgola, non riesco ad accontentarmi, mi faccio condizionare e trasportare spesso e volentieri dalla sua penna, la sua arma.
È un professionista, quando si parla di musica ci possono essere pareri di contrasti e di accordi ma parliamo la stessa lingua, nonostante tutto, se entro incazzato in studio ne esco con un sorriso e in mano un brano che supera di una spanna il precedente, come quest’ultimo uscito.

Credi sia indispensabile per chiunque avere un team di lavoro?

In questo campo, da quanto ho potuto notare sulle pelle mia stessa è fondamentale avere un team, un collettivo, le persone da portare con te non devono superare le dita di una mano, se metti firma ad un contratto discografico non devi vederlo come un’imposizione, ne un obbligo per entrambi, nessuno regala niente, ma una passione comune con la giusta libertà di movimento da ambe parti, in merito a quanto ho da ringraziare la mia Label Orangle Records per il lavoro che ad ora hanno svolto per me, dandomi la possibilità di aver messo firma ad un contratto di distribuzione Ingrooves (Universal) ad oggi avere un forte distributore è importante, mi premetto di anticipargli che i risultati arriveranno per entrambi, in forte espansione in volta a volta, continuare a credere nel mio percorso che ad oggi si può definire nostro
Mi auguro di ripetere quanto scritto in una prossima intervista, al momento solo: grazie