Intervista a Croce, tra influenze emo, metal e rap
Croce è un artista Emo Rap. Si appassiona alla musica rap quando aveva ancora 12 anni grazie ad artisti come Eminem, ma solo a 17 anni decide di mettersi in proprio formando la sua prima band.
Ha militato per 10 anni nell’ambiente metal ottenendo anche buoni risultati, come l’apertura di un live dei Linea77 e degli Extrema. I successivi 4 anni sono stati molto difficili per lui, ma col lockdown ha avuto modo di riflettere e ora a 33 anni ha raggiunto la maturità artistica e personale per rimettersi in proprio e ripartire con un nuovo progetto sotto il nome di Croce.
Il suo bipolarismo lo si riconosce anche nella musica, all’interno della quale convivono due anime, una più tra quella e una decisamente folle.
I generi sono in fase di sperimentazione ma predilige sonorità cyberpunk, phonk e metal.
Raccontaci un po’ com’è nata la tua influenza emo.
Ciao! Intanto volevo ringraziarvi per lo spazio che mi state dedicando, massimo rispetto! Allora, diciamo che la mia influenza più che emo è un ibrido che spazia dal primo genere musicale al quale mi sono affezionato, il rap e il secondo genere che mi ha accompagnato nella fase che va dall’adolescenziale alla maturità che è il metal più precisamente il nu-metal, ma nel corso di questo transito musicale ho scoperto generi elettronici come l’harcore, musica goa, dubstep, techno e altri generi musicali dai suoni distorti. Quindi mi sono trovato, anche grazie ad esperienze nello sperimentare un mio stile personale, un mio modo di creare la mia musica che spero sia un qualcosa che si distacca da un “già sentito”.
Quando hai iniziato col rap, chi erano gli artisti a cui ti ispiravi di piu oltre Eminem?
Quando ho iniziato col rap ero completamente in fissa per Em, poi scoprendo la cultura hip hop americana sono rimasto affascinato agli N.W.A., Public Enemy, 2 Pac, Biggie, Snoop Dogg e Wu tang Clan.
Abbiamo notato come tu ti stia approcciando a più sottogeneri. Tra i tanti quale preferisci?
Come ho accennato nella prima domanda, i miei generi preferiti sono quelli casinisti, elettronici e che abbiano qualcosa che suoni distorto. Mi piace fare casino!
La top 3 dei tuoi album preferiti? Puoi includere sia album rap che rock!
La mia top 3 è questa:
– The Slim Shaby lp
– Iowa degli Slipknot
– Ld 50 dei Mudvayne
Abbiamo dato un ascolto a Rest In Ethereum e suona parecchio “Heavy” e Phonk. Sarà questo il Mood dei tuoi prossimi progetti?
Si, con la musica phonk credo di aver trovato il mio genere pilastro nel quale esprimere al meglio la mia creatività musicale. Detto ciò, punterò a fonderla con altri generi per variarne il mood rendendola più cyberpunk, metal, blues o all’evenienza più sperimentale con generi musicali contrastanti.
Esperienze live?
Avendo un passato anche da front man in una band metal sono riuscito negli anni a fare molti live in giro per l’Italia. Sono riuscito anche ad aprire concerti importanti come agli Extrema e Linea 77. Con il nuovo progetto sono alla ricerca di fare da spalla per i live.
Adesso chiudi occhi, ed immaginati tra 5 anni. Dove ti vedi?
Il mio sogno più grande è quello di riuscire a portare con le mie forze la mia idea musicale a livelli molto alti, quasi da mainstream e riempire i palazzetti. Non so se sarà tra 5 anni, ma questo fa capire che non ho assolutamente voglia di demordere perché in quello che faccio ci credo, più degli ufo!
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