Intervista a Jp Santa, tra i nomi più caldi di Treviso
Jp Santa, pseudonimo di Jacopo Padovan, è un rapper classe 2002 nato a il 10/03/2002. È un artista che per ragioni alcune volte esaltanti ma altre più tristi riguardanti situazioni di vita a dir poco malinconiche si ritrova ad essere uno dei nomi più caldi di Treviso. Oggi lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.
Intervista Jp Santa
Come e perché hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato a scrivere testi all’età di 14 anni, anche se mai in modo serio; era una cosa che mi piaceva fare quando magari ero a casa ma era solo un hobby, non lo facevo perché da grande volevo fare il rapper, o almeno al inizio. Poi da lì non ho più smesso, e ho iniziato a far uscire i miei primi brani homemade ai massimi livelli, e non è andata male, ho iniziato a pensare che questa cosa potesse avere un seguito ed ora eccoci qua.
Nei tuoi testi abbiamo notato che il contenuto è molto incentrato sulla tua vita personale a dir poco pazzesca. Quanto ha influito sulla tua vita musicale? Hai avuto degli stop oppure hai mantenuto confidenza con la penna?
A 16 anni la mia vita ha iniziato a cambiare piega. Ho perso mia mamma e sono stato affidato a mia nonna. Dopo quasi due anni la casa popolare dove abitavo con mia nonna è andata a fuoco, e da lì sono letteralmente rimasto per strada. Questa cosa ha influenzato tantissimo la mia musica per la storia che avevo da raccontare, è stata la cosa che mi ha permesso di non essere il solito rapper ragazzino cresciuto per strada con una situazione familiare difficile come ormai un po’ tutti ma di avere una storia forte alle spalle da raccontare. Purtroppo tutto ciò è stato seguito da un periodo di alcuni mesi in cui mi ero messo in standby dallo scrivere per via di attacchi di panico, d’ansia e da un po’ tutte le conseguenze mentali e fisiche che tutta sta situazione mi aveva creato.. .ma ha solo fortificato me è la mia penna.
Cita le tue 3 maggiori influenze.
Sinceramente non ho influenze anche perché il genere di rap che faccio non è lo stesso che ascolto, anche se posso dire che mi ritrovo e prendo anche spunti molto da Baby Gang quando fa canzoni tipo Mentalitè o Paranoia. Ero molto fissato quando ho iniziato a scrivere con Niga Dium e Marracash, ma non le posso chiamare influenze.
Con quale artista sogneresti di collaborare?
Sembrerà strano detto da un emergente ma non ho il sogno di fare un ft con qualcuno. Il mio sogno è diventare più forte di quello con cui vorrei fare il ft😂. Però se proprio devo dire il mio ft dei sogni sarebbe con Akon.
Il Covid ha rallentato i tuoi progetti?
Il Covid non ha rallentato i miei progetti, anzi mi ha portato a maturare l’idea di iniziare seriamente a fare musica per cercare di avviare una vera e proprio carriera musicale, perché fino a prima ho sempre buttato fuori brani ma solo per competere diciamo con gli altri rapper della mia città.
La tua ultima traccia BDS sta raggiungendo cifre abbastanza buone e sembra che la tua carriera sia in crescita. Raccontaci: com’è nata questa traccia? Ovviamente siamo a conoscenza delle spiacevoli situazioni che ti hanno fortificato, ma volevamo sapere se c’è un episodio in particolare che ti ha portato a scrivere il testo.
BDS non è incentrata su un concetto o un episodio preciso della mia vita, BDS che sta per Bimbi Di Strada e racconta un po’ la realtà di tutti i ragazzini che crescono realmente per strada in mezzo a situazioni difficili. L’ho resa più “piccante” raccontandola dal mio punto di vista, dal punto di vita di un ragazzino che dai 16 anni non aveva un letto sui cui dormire se un suo amico non lo ospitava.
Che idee hai per il tuo prossimo progetto? Hai pensato anche a un modo per collegarlo all’ultimo pubblicato recentemente?
Posso dire di aver iniziato la mia carierà musicale con il brano Solo. A distanza di un mese ho fatto uscire BDS che è un brano che ha un po’ lo stesso concept del precedente e anche per il prossimo brano ho deciso che rimarrò su questo concept, però in mezzo ci saranno delle sorprese😉
Tra 4 anni dove ti vedi?
Tra 4 anni dove mi vedo… Ovviamente spero e penso sia scontato dire che mi vedo nella scena italiana e c’è la metterò tutta per farcela, perché penso di avere tutte le carte in regola per farcela, basta avere costanza voglia e dedizione.
Di seguito vi lasciamo i link per seguirlo sui suoi social