Intervista ad Alegon, fuori la sua hit drill “MUTI”
Angelo, in arte Alegon, è un rapper di 27 anni da Roma, cresciuto in un quartiere periferico di nome Torrespaccata. Lavora presso dei supermercati, anche se da 2 anni ha intrapreso un percorso musicale parallelo. Il suo ultimo brano si intitola MUTI ed è un singolo drill. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio.
Intervista Alegon
Come hai deciso di intraprendere la strada della musica?
Ho deciso di intraprendere questa strada, nonostante io continui a lavorare nei supermercati, semplicemente perché era un desiderio che ho sempre avuto e solo ora ho le possibilità di investire in qualcosa. Per questo ho deciso di investire su di me e la mia musica.
Puoi condividere cosa ti ha ispirato per scrivere il brano MUTI e perché ti identifichi tanto nel genere Drill?
L’ispirazione di questo pezzo viene dettata dal fatto che chiunque può esprimere il proprio parere nei miei confronti, anche se poi di me non sa nulla. Nasce dalla voglia di mettere a tacere un po’ chi parla a sproposito ecco.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso la tua musica, specialmente con il brano MUTI?
Con la mia musica voglio esprimere ciò che ho dentro, i miei sentimenti, il mio stato d’animo, la mia voglia di spaccare il mondo, il mio pensiero, voglio dire la mia in questo mondo. Con MUTI come dicevo prima è un consiglio che dò a chi parla senza conoscere chi ha di fronte, è il dire la mia al riguardo di queste cose che accadono spesso.
Essendo cresciuto a Torrespaccata, in che modo l’ambiente e la tua esperienza personale hanno influenzato la tua musica?
Il mio ambiente è un ambiente come gli altri, zona periferica di Roma abbandonata a sé stessa, un po’ da tutti, anche da chi ci abita. Però nonostante tutto non lo cambierei, lo lascerei così com’è, perché mi ha reso quello che sono oggi quindi più che la musica ha influenzato me. Questo mi ha portato ad essere più sfacciato, ed esprimere ogni cosa senza troppi indugi. A livello musicale è che forse sono troppo rozzo.
Come affronti le critiche e le opinioni degli altri riguardo alla tua musica e al tuo percorso artistico?
Affronto con disinvoltura tutto questo, perché sono un ragazzo a cui non importa ciò che gli viene detto: sto attento, ascolto e cerco di tirarne fuori i pro e i contro della cosa, ma non mi focalizzo tanto su cosa ne pensano gli altri. Cioè per farti capire: se piaccio musicalmente sono felice, ma se questo non avviene va bene lo stesso perche comunque io ho voglia di fare musica e la faccio anche se non va. Guarda le mie prime tracce non credo che piacciono molto ma comunque sono andato avanti perché io VOGLIO FARE MUSICA.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri nel mondo della musica e cosa possiamo aspettarci da te in seguito?
Beh da me aspettatevi di tutto ahahah. Mi piace parecchio sperimentare generi e cose varie, quindi potrei uscire con la prossima traccia tipo hybrido mescolando old e new school, chi lo sa. Per quanto riguarda i miei obbiettivi ne ho un in particolare voglio tornare un giorno nella mia città nella mia zona e trovare ogni persona grande o piccola che sia, cantare e ballare i miei pezzi senza avere pensieri per la testa. Sarebbe bellissimo
Dove ti vedi fra 5 anni?
Tra 5 anni? Spero di essere in tour in giro per l’Italia, ma che dico Italia Europa proprio, con un paio di dischi stupefacenti certificati in maniera meritevole, per poi ritrovarmi solo davanti allo specchio e dire “ce l’hai fatta cazzo, ANGELO SEI RIUSCITO.”
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