Luiz sta andando forte, e con questa intervista lo conoscerai meglio
Luiz è un rapper siciliano che ha iniziato il suo percorso nel 2015 con vari brani e freestyle, ma solo nel 2017 ha pubblicato il suo primo mixtape, seguito da altri singoli con video su YouTube, accompagnato da svariati live. A gennaio del 2020 ha pubblicato il suo primo EP su tutti i digital store, The Crazy Motel con i video di Let Me Down e Sexy Motel. A dicembre dello stesso anno pubblica il secondo EP Seladoor e il video di Cindy. Nel 2021 pubblica il singolo con video di Lz, riprende con vari live. A febbraio 2022 pubblica l’ultimo EP V Visionario con il video di Sabato Sera e Lz 2 a cui segue #latrilogialivelz ovvero alcune date live che l’hanno accompagnato per tutto il 2022. Chiude l’anno a dicembre con il suo video del freestyle 64 bars. Quest’anno ha pubblicato Lz 3 l’1 marzo.
Intervista Luiz
Quali sono le tue radici musicali e quali artisti ti hanno ispirato durante la tua carriera musicale?
Le mie radici musicali sono rap, posso dirlo sulla base di come ho iniziato il mio percorso: ho sempre scritto da bambino, scrivevo e poi cantavo i miei versi, erano sempre rimati. Poi, verso i 14 anni mi immersi all’ascolto del rap, scrissi un testo tutto in rima, mio cugino mi portò nella mansarda di un suo amico che rappava, e da lì nacque la mia prima “canzone” registrata in cameretta. Mi hanno ispirato tanti artisti di tanti generi, in primis Marracash, Fabri Fibra, Guè, Mgk, Zucchero, la Machete, ma ripeto, anche tanti altri, per intenderci ascolto di tutto, di qualsiasi genere, dal maestro Battiato a Stormzy per dire, dal Blues alla techno, dalle rock band ai cantautori contemporanei, dalla Rap al pop e così via…
Come definiresti il tuo stile musicale e quali influenze hai integrato nella tua musica?
Il mio stile musicale… lo definirei “rapoetico”. Sono versatile, ho fatto pezzi old school, come anche Lz 3 se vuoi, rock rap, pop rap, fino a strumentali Trap, insomma un bel miscuglio. Nell’ultimo EP ho fatto un pezzo acustico, L’ultimo Respiro a questo stile sono molto affezionato, ho integrato diverse influenze, spesso “rock” se così si può dire…
Come descriveresti la scena musicale siciliana e come ti inserisci in essa?
La scena musicale siciliana la definirei carismatica: ci sono bravi artisti anche nella mia zona che conosco e rispetto e viceversa. Di quelli più famosi conosco L’Elfo personalmente, mi sono esibito in diversi live dove aprivo a lui e conosco Jesse The Maestro, che mi piace. Non mi sono mai posto la domanda di come mi inserisco, sono siciliano, ma nella musica non ho radici.
Quali sono i tuoi progetti futuri e cosa possiamo aspettarci dalla tua musica nei prossimi mesi/anni?
Sto lavorando a un nuovo progetto, lontano dal sound di Lz 3. Stiamo mettendo insieme l’acustica e il digitale, e sto toccando un nuovo genere. Non voglio spoilerare, ma aspettatevi musica di un certo livello, aspettatevi un disco/EP sperimentale, e ovviamente la mia inconfondibile penna.
Hai mai collaborato con altri artisti e se sì, con chi? C’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Si, ho collaborato con i produttori, su tutti con Eman B, che ha prodotto anche Lz3, con Blackbass, Frenzies. Nono miei amici, ma per me sono anche grandi artisti. Di cantanti o rapper, con alcuni, vi dico su tutti con Dama Blunt, una rapper Sarda, con Lortex e con Shinima, che è più un amico, mi piace come artista ma anche come persona. Vorrei collaborare con tanti artisti, in Italia abbiamo tanti talenti anche se non sembra, ti dico i tre che desirerei forse di più italiani: Marracash, Zucchero e Carmen Consoli, quasi tutti siculi ahahah.
Cosa significa per te rappare in dialetto siciliano? Lo hai mai fatto? E come credi che la tua musica possa rappresentare la tua cultura e le tue origini?
Non ho mai rappato in dialetto, perché quando scrivo non penso in dialetto, l’unica barra in dialetto della mia vita è in Lz 3. La mia musica rappresenta molte cose, maggiormente credo accomuni tutte le etnie, religioni sentimenti e inquietudini umane… un mix di tutto per tutti, che non è pop, è un concetto molto più profondo.
Qual è la tua canzone preferita tra quelle che hai scritto e perché la ritieni così importante per te?
Non ho una preferita, ma se ci penso ora mi vengono in mente Sexy Motel, Cindy, Sabato Sera, Balliamo nel buio. Ma anche un po’ tutti sai, perché l’intimità dei miei pezzi va oltre le parole apparenti: a volte in una piccola frase si racchiude un concetto grande, è davvero complicato spiegare perché hai scritto quel verso o hai detto quella rima. Io infatti non le spiego mai, ognuno poi può dargli il proprio senso e può amare o odiare quella canzone, ma sei sicuro di aver capito? Dovremmo soffermarci di più quando si richiede l’impegno all’ascolto, invece oggi a 10 secondi si skippa.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Non voglio vedermi chissà dove, vorrei solo campare con la mia musica, vendere senza vendermi e poi mi basterebbe stare bene con me stesso, fare del bene per chi se lo merita, e magari chissà… essere felice.
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