Post Malone è ancora rilevante? Recensione Twelve Carat Toothache

Recensione di Twelve Carat Toothache: analizziamo insieme il nuovo album dell’artista americano a tre anni da Hollywood’s Bleeding

Il successo di Post Malone è stato tra i più fulminei degli ultimi anni: pensiamo al disco d’esordio Stoney e al successivo Beerbongs & Bentleysche ha preso i punti di forza del primo e li ha pompati al massimo, ottenendo in entrambi i casi i favori di pubblico e critica.

L'artista americano tra luci e ombre
La cover del nuovo disco di Post Malone (fonte: Apple Music)

Con Hollywood’s Bleeding qualcosa si rompe, con il nostro che tira fuori un progetto sfacciatamente pop, pieno di collaborazioni e singoli spacca classificheRunaway e Wow — ma che manca dell’anima e della passione che caratterizzavano i dischi precedenti.

Twelve Carat Toothache è il ritorno del vecchio Post?

Troppi concerti fanno male agli artisti?
Un ritorno alle origini è la mossa giusta? (fonte: world today news.com)

La traccia che apre il nuovo album, Reputation, mette subito in chiaro che questo è un album personale e rappresenta uno degli highlight del progetto, con l’artista americano che accompagnato dal piano si apre sugli effetti della fama: “Don’t let mе go, save yourself, Just save yourself. I was born to raise hell, I was born to take pills. I was born to chase mills, I was born to cave in. I was born to fuck hoes, I was born to fuck up. I was born, what a shame.”

Avere una hit è importante per Post Malone?

Post 2
Il nuovo album verrà apprezzato come gli altri? (fonte: billboard.it)

Il disco ha una struttura compatta, con 14 tracce legate tra di loro attraverso transizioni che rendono l’ascolto scorrevole (la transizione da Reputation a Cooped Up lascia spiazzati al primo ascolto per quanto è pulita). Anche per il suo quarto album, Post si circonda di featuring di tutto rispetto: The Weeknd, Roddy Ricch, Gunna, Doja Cat e The Kid Laroi; gli ultimi due in particolare risultano gli ospiti più in forma, che danno un reale valore aggiunto rispettivamente a I Like You (A Happy Song) Wasting Angels.

Se tralasciamo I Like You, Over Now e Wrapped Around Your Finger, l’album è molto cupo e non è detto che arrivi a tutti. Rimane il fatto che ascoltando singoli come Love/Hate Letter To Alcohol, Waiting for a Minute e la già citata Reputation, possiamo sentire l’esigenza di un artista che aveva qualcosa da dire, esorcizzando con la musica alcuni demoni che difficilmente vanno via, come dimostrano video di live di tre/quattro anni fa.

Questa è la nostra recensione di Twelve Carat Toothache . Hai sentito l’album? Dicci la tua!