Intervista a Mahmood e Blanco, vincitori di Sanremo 2022
Abbiamo intervistato Mahmood e Blanco, i vincitori di Sanremo 2022, ecco l’intervista.
Intervista Mahmood e Blanco
Che ci dite riguardo al rapporto con il pubblico e la sua importanza per la vittoria finale?
Speriamo di non deludere chi ha ascoltato un sacco il pezzo. Non vogliamo deludere chi ci ha dato tanto amore, è per merito loro che siamo qua.
Raccontateci della simbiosi tra Mahmood e Blanco
M: “Da Ricky ho imparato a uscire dagli schemi perché il fatto che abbia 18 anni e viva tutto in maniera libera mi ha portato a pensare di meno”
B: “Da Ale ho imparato tante cose, tante piccolezze”.
La fast life del Festival di Sanremo
M: “Ho preso freddo prima di cantare in hotel e questi bassi di salute, insieme all’ansia e l’angoscia hanno accumulato tutto ma per fortuna c’è questo ragazzino qua (guarda Blanco) che prima di salire sul palco mi ha detto <<vedrai che andrà tutto bene, andrà alla grande>> e i bassi non sono più così bassi”.
B: “È molto adrenalinica come cosa, è tutto molto veloce. Non hai più di 20 minuti per cagare”.
L’integrità artistica come punto di riferimento
M: “Noi non è che siamo andati a Sanremo pensando di entrare umili e di cambiare quello che facciamo: a noi piace fare sia musica da club ma allo stesso tempo abbiamo un lato più classico. Penso a Blu Celeste per Ricky o a Rapide per me. In realtà è semplicemente una conseguenza del nostro modo di fare musica. Brividi è un brano che potrebbe stare benissimo sia nel suo disco che nel mio. È semplicemente un altro lato nostro ma non ci siamo snaturati per andare a Sanremo.”
Cosa attende nel futuro i due giovani artisti?
B: “Se parlate di nuova musica non sappiamo davvero che ca77o dobbiamo fare tra un’ora (ride). Dopo stasera vediamo”.