Intervista a Nicola Siciliano per parlare di Napoli 51

Abbiamo intervistato Nicola Siciliano in occasione dell’uscita di Napoli 51, ecco l’intervista

Intervista Nicola Siciliano

Hai solo 18 anni: come sei arrivato fino a questo punto? Raccontaci la tua gioventù e quando e come la musica è entrata nella tua vita. In che momento hai avvertito che sarebbe diventata il tuo lavoro?

La musica è sempre stata presente nella mia vita, sin da bambino: mio padre mi ha tramandato la musica di tutti i generi possibili. Ascoltavo già vinili all’età di 9/10 anni, quando man mano ho iniziato a scrivere, ho iniziato a rappare e adesso mi trovo con 1 album uscito, diviso in due parti con ben 26 tracce.

Curioso è stato pubblicare già un numero sostanzioso di tracce nel Primo Contatto, per poi risorprenderci dopo solo qualche mese. Era prevista da subito questa insolita ripartizione dell’album, oppure è stata una scelta presa successivamente?

La ripartizione era prevista fin da subito, nonostante non fosse ancora totalmente chiara l’idea. Ma ci siamo riusciti.

Perché “Napoli51”? Com’è nato il concept del disco, perché hai scelto questa strada?

“Napoli 51”, penso lo dica proprio il nome. Ero in fissa con i mondi fantascientifici e alieni. Ho associato una Napoli futuristica e spaziale col concetto di area 51.

Ci puoi raccontare nel dettaglio questi mesi di lavoro al disco? Quando hai iniziato, se hai avuto un momento più prolifico e soprattutto il ruolo del lockdown all’interno del percorso.

Tutto l’album l’ho registrato nel periodo del lockdown, per poi andarlo a finire a luglio, definendo tutti i master. È stato in parte molto semplice, ma ho cercato di non pensare tanto alle conseguenze se avessi vissuto il periodo quarantena non produttivo.

Anche tanti ospiti nel disco. Nel Primo Contatto artisti molto forti, ma sicuramente non illustri come nella versione finale. Come sono nate queste collaborazioni?

Tutti i feat che sono nella seconda parte, sono stati i miei rapper preferiti che ascoltavo ogni giorno da bambino. Per me collaborare con ognuno di loro è stato un sogno che si è avverato.

Puoi raccontarci le tue influenze musicali? Nel disco abbiamo sentito di tutto, roba anche fuori genere. Penso a Zen, Stasera, Gonfie Vele. E anche sonorità più RnB che nel nostro paese non sentiamo spesso. Hai figure anche oltreoceano che negli anni ti hanno ispirato?

Mah, molte ispirazioni sono vaghe e immense per me. Può ispirarmi Michael Jackson come può ispirarmi un tramonto che cala nel mare. Amo molto miscelare vari stili musicali per poi fungere ad una trap un po’ diversa dal solito.

Qual è il pezzo che secondo te avrà più successo della nuova edizione del disco? Quello che magari proporresti ad una persona che sta cominciando a gustare il disco per l a prima volta.

Mah, ti direi: Zen, per poi continuare con la tracklist in ordine. Ogni brano è composto da miei viaggi magnifici, se capiti.

Nicola Siciliano non è solo l’artista, ma anche il produttore. Il disco è stato deliziosamente valorizzato dalla tua produzione. Come hai iniziato? QUali sono i tuoi segreti e consigli ai giovani beatmaker? Soprattutto riguardo ai beat più fuori genere e più particolari presenti nel disco.

Le produzioni sono la parte più sperimentale, la parte dove più ascolto roba e più mi viene voglia di mettere lì quel loop o quella melodia suonata da me, un drum sempre un po’ particolare, e inizio a viaggiare tra flow, metriche e tecniche. Ai ragazzi come me con questa passione consiglierei di ascoltare tanto, non solo musica rap in generale, ma ascoltare davvero tutto. Qualunque suono che ascoltiamo dalla musica rap è sempre legato ad un sound di altro genere.

A 18 anni hai praticamente già rilasciato due dischi. Ad esempio tra ben 5 anni ne avrai solo 23, e oggi abbiamo tanti esempi di carriere finite dopo veramente poco tempo. Qual è la ricetta per non “morire” subito secondo te?

Essere sempre veri, con quello che scrivi e con quello che rappresenti. Essere veri nei comportamenti, mei modi e nelle parole. E penso che non debba mai vendersi il discorso di dignità, perché se capita finisce che ti vendi anche tu.

Questa è la nostra intervista a Nicola Siciliano. Se vi piacciono le nostre interviste potrebbe interessarvi sapere cosa aveva da dire Big Mama sul suo disco Next Big Thing.