ANASTASIO È IL CANTAUTORE ITALIANO CHE CI MANCAVA

Anastasio è stato etichettato sin dalla prima puntata di X-Factor “cantautore”. Un appellativo importante, un peso molto grande da sopportare. Ma se qualcuno aveva dei dubbi a riguardo, con l’ultimo singolo Il fattaccio del vicolo del moro penso che tutti si saranno convinti che definire Anastasio un cantautore non è un’esagerazione, anzi, sembra quasi una restrizione.

La canzone non è una canzone. Non ha la solita struttura strofa-ritornello-strofa-ritornello, piuttosto è un racconto per adulti. Lo definirei un cortometraggio a parole, senza immagini. O meglio, le immagini ci sono, ma sono costruite solo con i suoi versi. La vicenda è raccontata da Nasta come se lui fosse il protagonitsta della vicenda, esprimentosi quindi in prima persona, che racconta l’accaduto alle forze dell’ordine, durante un interrogatorio. Il giovane racconta del cambiamento improvviso del fratello, che aveva preso brutte strade, frequentato cattive amicizie ed era passato dalla parte della criminalità. Il ragazzo rubava gli oggetti preziosi della madre e li rivendeva. La povera donna non aveva il coraggio di ribattere, dunque toccava al protagonista prendere iniziativa. Allora, dopo una lite tra madre e figlio, dove la madre viene addirittura ammazzata dal figlio, il protagonista perde la pazienza, afferra lo stesso coltello con cui il fratello aveva assassinato la madre, e commette il medesimo gesto nei suoi confronti. Alla fine della canzone si sentono delle campane suonare, che indicano l’inizio della messa per salutare la donna, e il giovane chiede a chi lo sta interrogando di poter andare ad assistere al funerale.




Nel panorama musicale italiano degli ultimi 10 anni, non c’è nessuno che sia riuscito a raccontare una storia bene come Anastasio (forse anche perchè non c’è più quasi nessuno che racconta qualcosa). Le sue capacità non si limitano alla scrittura, ma si estendono all’interpretazione del brano: rende fievole la voce quando cita una frase della donna disperata, diventa furibondo ed urla quando il protagonista ammazza il fratello, mentre è dolce quando rievoca momenti pacifici vissuti con la madre.

Immagine: il cantautore Anastasio canta a Sanremo
Anastasio ad X-Factor canta Il fattaccio del vicolo del moro

La sua esibizione ad X-Factor è stata ancora più profonda. La regia eccellente e le luci perfette hanno creato l’atmosfera perfetta per permettergli di esibirsi al meglio. E si è esibito davvero al meglio. Non ha fatto del suo meglio, ha fatto il meglio possibile ed immaginabile: espressioni facciali, movenze da pazzo quando citava il fratello, lacrime alla fine del singolo quando urla e imita gli attacchi col pugnale. Uno spettacolo artistico. Non una canzone, uno spettacolo; non ci sono parole precise per descriverlo, è qualcosa che ci porta a definire Anastasio qualcosa di più di un cantautore, ma semplicemente un artista.

Nasta ha annunciato di aver completato l’album, che uscirà nei primi mesi del 2020. Un non-rapper, in quanto ripudiato da gran parte della scena rap (in molti lo avevano criticato nelle storie quando vinse X-Factor). Ma è davvero un non-rapper? Alcuni lo hanno definito tale perchè i rapper non dovrebbero frequentare certi ambienti (i talent), eppure i suoi testi sono più rap di quelli del 95% della scena attuale. Indifferentemente da come sarà visto, finchè produrrà qualcosa di interessante, noi ne parleremo.

I patiti dei contenuti devono capire che scrivere un bel testo non vuol dire solo fare critica sociale; chi la pensa così  sta negando l’arte. Sia le commedie che i film che fanno riflettere sono belli, ma in due modi diversi. Questa canzone non ha quella critica sociale che tutti osannano quando esce dalla bocca di Salmo, ma è il racconto di una novella eseguita eccellentemente, e tutti dovrebbero osannarlo se lo ritengono ben realizzato.




Anastasio potrebbe non piacere per il flow, per la musicalità ecc, ma basta barriere mentali: siamo nel 2019, non ci sono più i gangster per strada, gli artisti rap che sono emersi quest’anno hanno fatto meno gavetta di Anastasio. Dire che i talent rovinano gli artisti perchè gli danno un pubblico troppo grande in troppo poco tempo è una str*nzata. Anastasio cantava da 3 anni prima di andare ad X-Factor, ci ha messo quindi 4 anni per farsi conoscere. Molti degli artisti che ad oggi sono nelle top 50 di Spotify ci sono entrati invece con la loro prima o seconda canzone, tutto per merito di conoscenze e di manager.

Che al pubblico del rap piaccia o meno, a noi il suo singolo è piaciuto e lo abbiamo inserito nella nostra playlist di Spotify. Salvala se ti piace, ci faresti un gran favore.