INTERVISTA A NICOLA SICILIANO – Mambo è la consacrazione

Nicola Siciliano, classe 2002, originario di Secondigliano (Napoli), sta facendo strada in pochissimo tempo grazie alle sue ottime capacità, e Mambo ne è l’ennesima conferma. Il giovane trapper, per questo brano, collabora per la prima volta con uno dei produttori più affermati della nuova scena, Sick Luke.

Siciliano ha iniziato la sua carriera prestissimo scrivendo barre, creando beat e autoproducendosi video musicali, pubblicati in rete. Il suo ultimo lavoro, accanto a Rocco Hunt nel brano Ngopp’A Luna, ha in pochissime ore fatto il giro del web, raggiungendo ad oggi oltre 14 mln di views su YouTube e 15 mln stream su Spotify e la certificazione Oro.

In occasione dell’uscita del suo ultimo singolo, abbiamo intervistato Nicola Siciliano per toglierci qualche curiosità sulla sua concezione di musica e sul suo futuro.

  • Il napoletano è una tua caratteristica fondamentale. Ma pensi possa essere anche un limite?

Sicuramente sono molto legato al napoletano, essendo nato in quella zona. Penso che il dialetto debba essere preservato, soprattutto quello napoletano che è patrimonio dell’UNESCO. Ma posso assicurarvi che farò anche pezzi in italiano.

  • Sei molto vario nelle tue canzoni: passi dalla trap in Familia, al rap in Billy RMX fino alla versione più ballabile della tua musica in Mambo. Ma quale stile ti si addice di più e a quale dobbiamo abituarci?

Effettivamente vario molto, è una delle mie caratteristiche che più mi piacciono. Nei prossimi singoli cercherò ancora di variare, anche se lo stile che preferisco è quello di Mambo. Come avete potuto sentire, ho cercato di dare molto spazio anche alla base, sperimentando un po’. (n.d.r.: l’idea a noi di TSR è piaciuta particolarmente; le strofe, i bridge e il ritornello non sono nettamente distinti come in ogni canzone, poichè hanno la stessa durata. L’intero prodotto è ben amalgamato, risultando così originale. Tutto ciò risulta ancora più importante se ci ricordiamo che Nicola Siciliano ha solo 17 anni)




  • A proposito di prossimi singoli, quando il disco? Cosa possiamo aspettarci?

Il 2020 sarà un anno molto importante per me, stiamo lavorando a vari progetti ormai praticamente ogni giorno per riuscire a fare il meglio possibile. Sto dando tutto me stesso. Sicuramente l’anno venturo pubblico il mio primo disco ufficiale.

  • Puoi darci qualche spoiler a riguardo?

Sappiate solo che sto dando davvero tutto me stesso. Nel disco ci saranno collaborazioni importanti, sia a livello di produzioni che a livello di featuring con altri rapper.

  • Che rapporto c’è tra il testo e la musicalità? Quale è più importante nel tuo genere musicale?

Penso che ambedue abbiamo la stessa importanza: non si può fare una buona canzone se il testo è banale, e viceversa un bel testo non è sufficiente se la canzone non è bella da ascoltare. Penso che purtroppo la nuova generazione sta dimenticando questo principio, e i testi risultano poco curati. Cercherò sempre di fare del mio meglio e di non scadere nella banalità anche io.

  • Hai sempre usato l’autotune come strumento piuttosto che come correttore vocale. Possiamo sperare di sentirti senza?

Hai detto bene: l’autotune come strumento. Non sono d’accordo con chi lo usa come correttore vocale. Come disse Izi in un’intervista, l’autotune va usato per dare un effetto particolare alla propria voce, non per coprire mancanze. Comunque sì, fate bene a sperare: sentirete anche la mia voce a nudo.




Le aspettative per l’album erano già altissime, ma dopo queste rivelazioni sembrano essersi alzate maggiormente. A soli 17 anni, nessuno può negare che Nicola Siciliano sia tra gli emergenti più promettenti della scena, su cui dovremmo puntare molto.

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