Mentre nessuno guarda, tutti ascoltano: il nuovo racconto di Mecna
‘Mentre nessuno guarda’ è il quinto album ufficiale di Mecna. Cinque album che hanno delineato un percorso a cui probabilmente questo disco si affaccia, stringe la mano, e aggiunge tasselli. Mecna nelle 14 tracce riporta in auge il suo essere autore e rapper, intimo e personale, melodico e strabiliante. Testi sinceri, aguzzi verso chi si difende dietro le genericità dei luoghi o nomi comuni.
Le produzioni sono cucite a pennello, e ormai è risaputo che certi suoni, certi mood, sono rintracciabili solo a lui, basti considerare i due singoli già usciti ‘Ho guardato un’altra’ e ‘Vivere’ per comprendere questo discorso, ma anche la produzione di Alibi, con Madame, è una piccola gemma.
I featuring riescono all’eccellenza : Guè Pequeno, forse il più outsider dei altri cinque per intimità, riesce comunque a non sfigurare in un disco in cui la scrittura, forse più del rappato, assume un valore importante. Verso gli altri, sono tutti featuring azzeccatissimi. Ognuno col proprio stile, coniugano le varie anime del disco, dalle più hip hop, vedi Ernia o Madame alle più dance, Izi o Frah.
Ci sono due tracce, poi, che fanno la differenza : Interludio e Scusa. La prima, ha la forma di un one take in cui Mecna va in flow-di-coscienza riuscitissimo, il secondo, invece, è senza ombra di dubbio il pezzo più intimo e diretto. I vari nomi, le ex (che vanno a spiegare l’esistenza di Faresti con me o le varie canzoni sui 31 dei mesi), gli ex colleghi da cui Mecna sempre con difficoltà ci si è staccato (ricordiamo in Vieni Via la citazione a Blue Nox) riuniti da un patto d’affetto siglato con la parola ‘scusa’. Una perla.
A voi, sta piacendo?