RANCORE A SANREMO: EDEN HA CONVINTO?
Nella seconda serata del 70° festival di Sanremo, Rancore si è esibito con il suo brano: “Eden“. Il singolo ha come filo conduttore il simbolo della mela, con il quale descrive quello che è stato il percorso dell’umanità. Numerosi riferimenti culturali e storici arricchiscono il pezzo, curato da una convincente produzione di Dardust.
Il rapper, esibitosi con il caratteristico cappellino, ha dato prova di saperci stare benissimo anche da solo sul palco dell’Ariston. La presenza scenica ha giocato in suo favore e molto azzeccato è stato il “ta-ta-ta” finale, con il quale Rancore ha simulato di essere sparato. Ma quella di quest’anno non è stata la sua prima apparizione: nel 2019 ha duettato con Daniele Silvestri in “Argentovivo“, brano che ha vinto in quell’edizione il premio per il miglior testo.
I fan del rap sono tutti impressionanti dalla sua esibizione. Un testo incredibile che dovrebbe essere studiato nelle scuole per la sua complessità incredibile, per il carico immenso di citazioni ad eventi storici e rimandi alla filosofia. Un ritornello leggermente più pop rispetto a quelli a cui siamo abituati, come era prevedibile per farsi apprezzare di più dal pubblico, ma conquistando anche il pubblico del rap.
Se però i fan del rap possono ritenersi soddisfatti per l’esibizione di Rancore di quest’anno, non lo sono stati altrettanto i componenti della giuria demoscopica. Il classe ’89 si piazza solamente al 22° posto dopo le prime due serate. Nonostante questo è stato apprezzato da diverse testate giornalistiche, sopratutto per quanto riguarda il ritornello.
Tutto il pubblico hip-hop spera in una sua ripresa in termini di classifica nelle prossime sere, perchè il brano merita davvero.