Abbiamo intervistato Logos Slang

Matteo, in arte Logos Slang, è un giovane rapper da Lecce. Fa musica da quando aveva 11 anni, anche se non riesce mai ad accontentarsi. È ragazzo con le idee molto chiare e determinato a fare questo come lavoro nella vita, perché è ciò che lo fa stare bene.

“Vengo da un realtà cittadina, in cui o mangi o vieni mangiato e ho sempre avuto più fame di tutti, per questo, ho sempre mangiato qualsiasi cosa mi trovassi davanti.”

In occasione dell’uscita del suo ultimo singolo Logica gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscere meglio la sua musica.

Immagine: Logos Slang

Intervista Logos Slang

Come e perché hai iniziato a fare musica?

Ho iniziato a fare musica perché mi sentivo di dover sfogare qualcosa. A 11 anni quando ho iniziato ero un bambino molto chiuso, quindi avevo bisogno di esternare le mie emozioni, ho iniziato a farlo scrivendo ciò che provavo sul foglio e a combinandolo con una base, mi faceva sentire molto bene, migliorando me stesso anche a livello personale proprio e da lì è iniziato tutto.

La tua musica ha un sound particolare, la maggior parte delle volte canti utilizzando un falsetto. Com’è nato questo stile?

Questo stile, è nato dal fatto che volevo avere qualcosa di diverso da tutti gli altri e, capito che la mia voce era un mio punto di forza, ho lavorato sempre di più per perfezionarla al meglio e renderla diversa da tutti gli altri.

Con quale artista sogneresti di collaborare?

La collaborazione dei miei sogni è Snoop Dogg, perché, secondo me, è un pilastro indiscutibile in America, per quello che fa, ma soprattutto per lo spirito e la mentalità con cui lavora sulla sua musica.

La tua ultima traccia ha raggiunto cifre buone, qual è stata la reazione delle persone che ti seguivano da prima?

La reazione della gente che già mi seguiva è stata molto positiva, come ogni volta. La mia città mi supporta bene e si fa sentire e credo sia la cosa che mi da più fiducia nell’andare avanti e che mi spinge a fare sempre meglio.

Che idee hai per il tuo prossimo progetto? Hai pensato anche a un modo per collegarlo all’ultimo pubblicato?

Il mio prossimo progetto credo sia anche quello più atteso dai miei fratelli vicini – che lo hanno già visto – perché si nota un salto di qualità dato dal duro lavoro, sia mio che della mia squadra. Quando caccio un progetto è sempre meglio di quello precedente, perché stiamo ogni giorno a lavorare e di conseguenza a migliorarci. Si collega a questo uscito ultimamente, per un fattore di lavorazione di timbro vocale, essendo gli ultimi progetti usciti, ho avuto modo di perfezionare di più il mio stile.

Nella tua città la scena come ti percepisce? E soprattutto in generale come si muove?

Nella mia città la scena mi percepisce bene, ho ottimi rapporti con tutti, al di là della competizione che è sempre stata “sana”. Penso però che in generale, per il grande potenziale che abbiamo a Lecce, ci sarebbe da muoversi molto di più e in maniera più unita e compatta per fronteggiare città con scene molto più rilevanti.

Tra 4 anni dove ti vedi?

Tra 4 anni, spero anche meno, mi vedo in giro tra l’Europa e l’America a fare tanti progetti, a stringere collaborazioni con tanta gente importante e a portare la mia squadra, la mia città e la mia nazione in alto a competere con il mondo intero, in una realtà molto più grande, allargando i confini che esistono ad oggi.

Vi lasciamo il link del suo Instagram per rimanere aggiornato sulle sue prossime uscite.