Com’è cambiato Chiello negli anni

Più che cambiato Chiello è diventato vario: la sua parte trap è rimasta sempre viva nella sua musica, ma la sua anima dolce lo ha portato a fare anche musica indie, diventando uno dei profili più interessanti nel panorama italiano. Per chi non lo conoscesse e per chi vuole rivivere insieme a noi le varie fasi del suo percorso, vi proponiamo qualche tappa fondamentale della sua musica. Buon viaggio.

Ahimè – 2017

Nonostante fosse agli esordi, Chiello dimostrava già di essere maturo a livello di scrittura e di musicalità. I presupposti per fare la storia con la FSK c’erano, e infatti l’hanno fatta.

2 in 1 – 2018

Nel 2018 aveva già scoperto la propria parte ­dolce, ma non era ancora matura. Lo stile di questo singolo è molto distante da quello che avremmo ascoltato nel suo primo disco ufficiale, ma il risultato è comunque molto moderno e interessante.

Acqua salata – 2019

Con questo singolo conquista i cuori di tutti: Acqua salata è un autentico capolavoro, forse il miglior brano della sua carriera.

Crema di buccia – 2020

Sulla stessa lunghezza d’onda si muove il singolo successivo, un altro capolavoro più moderno e meno deprimente. Questi due singoli hanno creato un hype mai visto prima per il suo primo disco ufficiale, che per tanti sarebbe stato un lavoro maestoso.

Quanto ti vorrei – 2021

Forse non ha pubblicato quel capolavoro colossale che ci si aspettava, ma il disco rimane comunque di ottimo livello e Chiello ha avuto modo di riconfermare il suo stile unico. Qualche sfumatura più pop e divertita, come è Quanto ti vorrei, colora un ottimo lavoro, perfetto per l’inizio della sua carriera solista. Ma come dichiarano tutti gli artisti, il progetto più difficile è sempre il secondo, e c’è tanta attesa per capire se Chiello diventerà una copia di sé stesso o un artista di altissimo livello.

Quale sfumatura di come è cambiato Chiello preferisci?

Se vi piace questo format vi consigliamo anche di dare un’occhiata a come è cambiato Boro Boro.