LE PRIME CANZONI DI LUCHÈ
Chi di voi è così affamato di musica da aver cercato online le canzoni di Luchè di ben 20 anni fa? Probabilmente siete in pochi, e anche per questo esistiamo noi. Erano altri tempi, anni in cui la gente registrava le canzoni alla radio col proprio cellulare per potersele riascoltare in seguito, il che spiega anche perché la radio fosse così tanto importante. Luchè può vantare di aver scritto la storia con i Co Sang, e noi vogliamo impegnarci per mantenerla eterna.
Torniamo indietro per cui fino a 20 anni fa e ricordiamoci come rappava ai tempi Luchè. Buona visione.
Chi more pe mme – 2005
Il singolo più vecchio che siamo riusciti a trovare online (attenzione: non significa che questa sia la sua prima canzone, perché la tecnologia ai tempi non consentiva l’immediata pubblicazione ovunque con la stessa semplicità con cui oggi condividiamo tutto della nostra vita) risale al 2005. Un brano che dava solo certezze: Luchè ci sa fare.
Int’o Rione – 2006
Il primo video con videoclip che troviamo online segue lo stesso stile. Le immagini ovviamente sono più che sgranate. La canzone era un vero inno per i giovani di quartiere, ed infatti ha raggiunto 12 milioni di views su YouTube. In una canzone Luchè dice che i ragazzi in strada discutono su chi sia meglio tra lui, Marra e Guè. Oggi qualcuno potrebbe ridere per questa affermazione, ma se analizziamo la storia direi che Luchè ha tutto il diritto di elevarsi al top del top.
Vita buona – 2009
Facciamo un salto in avanti di 3 anni per mostrarvi l’evoluzione nella musica e nello stile. Un Luchè con decisamente più capelli rispetto a come lo conosciamo oggi esibisce uno stile più moderno, con una metrica più rapida e un beat iconico nello stile americano che è passato alla storia. La fine dei Co Sang si stava avvicinando, non di certo quella di Luchè, che in futuro avrebbe messo un po’ da parte il rap per sperimentare e sviluppare nuove tenciche.
Queste erano le prime canzoni di Luchè. Se vi piace il format vi consigliamo anche le prime canzoni di Emis Killa.